Title: Controllare la salute di hard disk e filesystem
Author: Sandro Tosi
Last modified: 2004-10-24
Una politica di backup (almeno dei dati piu` importanti) e` ormai
diventata d'obbligo anche nell'utilizzo casalingo/amatoriale del pc:
perdere anni di lavoro perche` una partizione viene cancellata per
errore o perche` un hard disk si rompe piu` comportare gravi
ripercussioni. Cerchiamo di capire come tenere sotto controllo lo
stato dei dischi, sia a livello fisico (hard disk) che logico
(partizioni).
o Hard Disk
Se l'hard disk e` abbastanza recente e supporta le estensioni
S.M.A.R.T., allora e` possibile interrogare questi registri tramite
un comando molto potente:
# smartctl -a <device>
che restituisce una sorta di registro interno del disco che indica
il suo stato e gli errori accaduti.
Per controllare se un device (solitamente viene utilizzata una
partizione) contiene dei blocchi difettosi, si usa:
# badblocks
Si tenga presente che, pero`, se i bad block continuano ad
aumentare, l'hard disk si sta rompendo sempre di piu`: conviene
eseguire un backup dei dati quanto prima e sostituire il disco (una
formattazione non servirebbe a niente).
Se la partizione di cui vogliamo la presenza di blocchi difettosi
e` una vfat, gli mtools mettono a disposizione ``mbadblocks'' che
svolge questo compito.
Per assicurarsi che non si siano problemi hardware molto a basso
livello, conviene (in caso di incertezza), eseguire le utility del
produttore.
o Filesystem
Per controllare un filesystem sotto Linux si usa ``fsck'',
naturalmente a partizioni smontate o montate in read-only
(operazione quasi sempre possibile, al contrario dello smontaggio
che spesso non e` praticabile).
All'avvio, se per qualche motivo i filesystem non sono stati
smontati correttamente (black out, riavvio errato), viene eseguito
fsck automaticamente; ma se vogliamo forzare l'esecuzione di questo
tool al prossimo riavvio, e` sufficiente
# touch /forcefsck
prima del reboot.
E` possibile far eseguire a e2fsck (utilizzato per controllare le
partizioni ext2/3) badblocks, in modo da marcare eventuali bad
blocks ed aggiungerli al bad block inode; per fare questo,
l'opzione e` ``-c'' o ``-cc''.
Questo tool consente di controllare le partizioni ed il boot
sector; utile anche in caso di recovery:
# testdisk
Se vengono utilizzati i filesystem ext2/3, e` possibile impostare
la frequenza dei check forzati, tramite tune2fs:
# tune2fs -c <max-mount-counts>
# tune2fs -C <mount-count>
# tune2fs -i <interval-between-checks[d|m|w]>
per sapere cosa fanno, leggersi la manpage. |