Title: Usare partizioni primarie o estese
Author: Sandro Tosi
Last modified: 2004-11-14 (2004-11-07) (2004-11-06)
Alcuni sistemi operativi devono essere installati obbligatoriamente in
partizioni primarie (Windows).
Linux, al contrario, non fa differenza sul tipo di partizione in cui
verra` installato. Anzi, viene spesso consigliato di creare una
partizione estesa che contenga tutte le altre partizioni del proprio
sistema Linux come partizioni logiche (una partizione si dice logica
quando e` contenuta in una partizione estesa).
Cosi` facendo risolviamo anche un altro problema: sull'architettura
x86 il numero massimo di partizioni primarie per disco e` 4.
Questo limite e` un'eredita` del mondo DOS in cui era possibile
definire al massimo 4 partizioni primarie. Microsoft, invece di
risolvere il problema, ha esteso le tabelle delle partizioni in modo
da contenere partizioni ``estese''.
Quando si ha necessita` di un numero maggiore di partizioni, e`
necessario creare una partizione estesa che svolge la funzione di
``contenitore'' per partizioni logiche.
Si faccia attenzione che la tabella delle partizioni numerera` anche
la partizione estesa, che quindi sara` vista come una normale device
anche da Linux. _Non_ si deve accedere a questa partizione, ma a
quelle al suo interno, altrimenti le partizioni logiche potrebbero
venir cancellate.
Il motivo per cui Linux continua ad utilizzare questo tipo di
partizionamento e` principalmente dovuto alla necessita`, in caso di
modifica, di metter mano a buona parte del codice di gestione dei
filesystem e di dover modificare tutti gli strumenti di
partizionamento.
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