Se, per esempio, avessimo che
con il metodo
precedente non potremmo proseguire, ma siamo sicuri che
all'interno della stessa colonna esiste un elemento non nullo
(altrimenti avremmo una colonna tutta nulla che comporterebbe la
singolarità della matrice, in opposizione alle ipotesi). Cerchiamo
allora un altro elemento diverso da zero nel seguente modo,
limitandoci al caso reale:
prendiamo cioè l'elemento che ha modulo massimo sulla prima
colonna. Individuato il suo indice di riga, scambiamo allora la
prima riga con la k1-esima, in modo da ottenere un elemento valido
sulla diagonale. Per effettuare questo scambio utiliziamo una
matrice di permutazione così costruita:
che non è altro che la matrice identità con la prima e la k1-esima
riga scambiate. è una matrice simmetrica ed ortogonale
(
) che scambia la prima riga con la k1-esima:
Dopo aver costruito la matrice di permutazione elementare,
possiamo eseguire che scambia nella matrice le
righe e . Ristrutturata in questo modo, la matrice
possiede tutti i requisiti richiesti dal metodo di
eliminazione di Gauss, che dunque possiamo applicare; ottenuta
dunque la matrice come visto per l'algoritmo precedente,
portiamo a termine il primo passo ottenendo come risultato:
Un fatto interessante da notare è che, calcolando il vettore
elementare di Gauss come già visto, e cioè come
i suoi elementi avranno modulo massimo pari ad uno: infatti
abbiamo scelto come il massimo della prima colonna, e
come favorevole conseguenza abbiamo che gli errori sono ben
limitati in aritmetica finita; questa considerazione è valida per
la matrice mentre per non possiamo dire niente.
Quello che abbiamo descritto ora è il metodo di pivoting parziale,
in quanto viene scelto il pivot (l'elemento diagonale utilizzato
per costruire il vettore elementare di Gauss) non in modo statico
come avveniva per la fattorizzazione ma viene ricercato
all'interno della colonna in esame l'elemento di modulo massimo, e
con quello si procede con l'algoritmo di eliminazione di Gauss.
Ottenuta la matrice possiamo continuare ad applicare
l'algoritmo di scambio e di fattorizzazione. Ripetuto questo passo
per volte otteniamo
Applicando il pivoting, siamo dunque ancora in grado di eseguire
l'eliminazione di Gauss. Se l'elemento di massimo modulo di una
colonna avesse valore pari a zero, questo implicherebbe
l'esistenza di un blocco diagonale con una colonna nulla e questo
implicherebbe la singolarità di in opposizione alle nostre
ipotesi: infatti sia
a blocchi quadrati, allora
e
cioè la non singolarità di è derivata dalla non singolarità
dei suoi blocchi diagonali.
Abbiamo ottenuto la matrice , ma come possiamo ottenere ?
Facciamo un esempio con tenendo a mente che è
simmetrica ed ortogonale:
da cui con opportune sostituzioni si ha
In generale definiamo
tali che
Se le matrici avessero la stessa struttura delle
matrici elementari di Gauss avremmo trovato la nostra
fattorizzazione poichè potremmo nuovamente definire
per poi ottenere la
fattorizzazione ; cerchiamo di verificare allora che
ed hanno la stessa struttura: partendo dal
vettore elementare di Gauss
cerchiamo di vedere com'è fatta
prestiamo attenzione alla forma di per .
applicato ad una matrice seleziona l'i-esima riga, ma ,
ad esempio, ha le prime righe dell'identità, quindi
Ci siamo ridotti a
guardiamo adesso alla forma di : è la
matrice elementare di permutazione che scambia con
che applicata a produce una permutazione degli
elementi del vettore dal'indice in poi, e così per tutte le
altre matrici ; chiamando il nuovo vettore,
questo ha forma
L'applicazione delle matrici di
permutazione al vettore ha prodotto un vettore con gli
elementi
permutati, ma che
mantiene ancora la struttura del vettore elementare di Gauss.
Unendo i due risultati ottenuti si perviene a
proprio una matrice elementare di Gauss, da cui possiamo scrivere:
la fattorizzazione che stavamo cercando. Il metodo di pivoting ci
consente di applicare l'eliminazione di Gauss anche in caso di
elementi diagonali nulli, e quindi con qualsiasi matrice non
singolare: basta applicare una matrice di permutazione che la
renda conforme alle richieste della fattorizzazione .
Morpheus
2004-01-04