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Title: Cosa sono le memorie Gddr3 Author: Sandro Tosi Last modified: 2004-06-14 La sigla Gddr3 significa Graphics Double Data Rate 3, e come si puo` intuire questo tipo di memoria equipaggia le schede grafiche principalmente del produttore ATI, che le ha definite come standard aperto assieme al Jedec. I vantaggi di questo nuovo modello di memoria risiedono della tensione di alimentazione piu` bassa, nella differente implementazione dei segnali, nelle frequenze di clock piu` elevate ed in una serie di aspetti tecnologici tali da consentire la realizzazione di Pcb piu` semplici. La tensione della corrente Vdd, che alimenta il buffer di ingresso e il core del chip di memoria, e` da 1.8 a 2 volt (contro i 2.5 volt delle Gddr e Gddr2) e la tensione Vddq, che alimenta il buffer di uscita, piu` bassa delle precedenti versioni. Oltre ad una tensione di corrente minore ed una frequenza incrementata, si hanno anche importati innovazioni per quanto riguarda la gestione dei segnali. La gestione di quelli di lettura e scrittura e` passata dal tipo bidirezionale e differenziale (Dqs, /Dqs) delle Gddr2 a quello unidirezionale ed a terminazione singola (Rqds, Wdqs), il che consente l'invio simultaneo di un comando di lettura/scrittura, tramite due sorgenti distinte, riducendo il tempo tra le due operazioni. Inoltre, il metodo di di gestione delle operazioni di I/O e` stato cambiato dal precedente Push-Pop al nuovo Pod (Pseudo Open Drain) che consente un design piu` semplice dei moduli e riduce la potenza assorbita. Le Gddr3 sono anche in grado di effettuare il reset hardware, cioe` di cancellare completamente i dati immagazzinati prima di iniziare a riceverne di nuovi. Sono inoltre dotate di un terminatore di segnali interni (ODT, On Die Terminator) che, oltre a semplificare il design del Pcb (non richiedendo la presenza di resistenze interno) consentono di raggiungere frequenze di clock superiori, grazie alla maggior pulizia del segnale. Naturalmente, questo tipo di memoria equipaggiano le schede di punta.