Il caso $\sigma(A) \not\subset \mathbb{R}$ e le matrici di compagnia

In questo caso si usano quelle che sono dette matrici di compagnia, vediamo la loro struttura:

\begin{displaymath}A= \left(
\begin{array}{ccccc}
-a_{n-1} & -a_{n-2} & \cdots...
...ddots & \vdots \\
0 & \cdots &0 & 1 & 0
\end{array}
\right)\end{displaymath}

praticamente una matrice con tutti valori nulli tranne la prima sottodiagonale e la prima riga, che contiene dei valori generici.

Proposizione 1   Se $A$ è una matrice di compagnia allora

\begin{displaymath}P_A(\lambda)={(-1)}^n
\left( {\lambda}^n+a_{n-1}{\lambda}^{n-1}+ \cdots + a_1 \lambda
+a_0 \right)\end{displaymath}

Facciamo un esempio: considerando la seguente matrice

\begin{displaymath}A^{(1)}=
\left( \begin{array}{ccc} -a_2 & -a_1 & -a_0 \\
1 & 0 & 0 \\
0 & 1 & 0
\end{array} \right) \end{displaymath}

calcoliamone adesso il polinomio caratteristico come il determinante di $A^{(1)}$ rispetto alla terza colonna:

\begin{eqnarray*}
P_{A^{(1)}}(\lambda) & = & det \left(
\begin{array}{ccc}
-...
...
& = & - ({\lambda}^3 + a_2 {\lambda}^2 + a_1{\lambda} +a_0)
\end{eqnarray*}


Detto questo possiamo costruire una matrice $A$ con fissato: infatti dato di grado n, e cioè nella forma


possiamo scrivere la matrice


Un paio di osservazioni sono d'obbligo:

  1. Con la matrice $A$ sopra definita, se avessimo conosceremmo anche gli autovalori di B, infatti sia e sia $v$ l'autovettore corrispondente allora


    e quindi $v$ e autovettore anche di $B$, oltre che di $A$, e l'autovalore corrispondente è .
  2. Se avessimo allora sia ancora e $v$ l'autovettore corrispondente allora


    facilmente verificabile per induzione.

Morpheus 2004-01-04