Sia
,
una
funzione con
soggetto ad errori casuali (diciamo che sia il
risultato di prove sperimentali), ed ipotiziamo che
venga calcolata in modo esatto.
Quello che ci proponiamo di fare adesso è, invece di calcolare
, è calcolare
con
una
perturbazione di
ma comunque un valore prossimo ad
, e poi
osservare la relazione tra l'errore in partenza, tra
e
, e l'errore in arrivo, tra
e
. Definiamo
allora:
Allora possiamo riunire questi errori in una relazione
Se il problema si dice ben condizionato, infatti si
ha lo stesso ordine di grandezza per gli errori in partenza ed in
arrivo; se invece
il problema si dice mal condizionato
in quanto piccoli errori sui dati in partenza possono influenzare
notevolmente il risultato finale.