A diagonale

Se la matrice $A$ è una matrice diagonale, allora assume la forma

\begin{displaymath}\left(
\begin{array}{cccc}
d_1 & & & \\
& d_2 & \\
& & \ddots &\\
& & & d_n
\end{array}
\right)\mbox{.}
\end{displaymath}

Il determinante di una matrice siffatta è dato dal prodotto degli elementi diagonali

\begin{displaymath}det(A)=\prod_{i=1}^n d_i\end{displaymath}

e risulta diverso da zero se e solo se $\forall i=1,\cdots,n
\mbox{ } d_i \neq 0$.

La struttura a diagonale facilita molto il calcolo del vettore $x$, perché equivale ad avere $n$ equazioni disaccoppiate, infatti

\begin{displaymath}
\begin{array}{cccccc}
\end{displaymath}

(
\begin{array}{cccc}
d_1 & & & \\
& d_2 & \\
& & \ddots &\\
& & & d_n
\end{array}
)

\begin{displaymath}&
\par
\end{displaymath}

(
\begin{array}{c}
x_1\\
x_2 \\
\vdots\\
x_n
\end{array}
)

\begin{displaymath}
&
=
&
\end{displaymath}

(
\begin{array}{c}
b_1\\
b_2 \\
\vdots\\
b_n
\end{array}
)

\begin{displaymath}
& \Rightarrow &
\par
\end{displaymath}

{
\begin{array}{ccc}
d_1x_1 & = & b_1 \\
d_2x_2 & = & b_2 \\
\vdots & \vdots & \vdots \\
d_nx_2 & = & b_n
\end{array}
.

\begin{displaymath}
\end{array}
\end{displaymath}

e quindi ciascuna equazione specifica una componente della soluzione

\begin{displaymath}x_i = \frac{b_i}{d_i} \qquad i=1,\cdots,n\end{displaymath}

e sono tutte espressioni ben definite perché sappiamo che gli elementi diagonali sono tutti non nulli.

Invece di un problema di dimensione $n$, abbiamo risolto $n$ problemi di dimensione $1$, e quindi impieghiamo $n$ flops.

Anche l'occupazione di memoria risulta lineare: non è necessario utilizzare una matrice $n\times n$ perché se sappiamo già che questa sarà diagonale ci basterà memorizzare gli elementi non nulli (quelli diagonali) in un vettore.

Morpheus 2004-01-04