E' chiaro che attraverso l'expansion law, ogni processo finito può essere uguagliato ad uno che non contiene Composizione parallela, Restrizioni o Relabelling.
Dunque, attraverso l'expansion law ogni processo può essere uguagliato ad un processo seriale.
Definiamo ora due insiemi di assiomi, uno per Somme ed uno per Sequenzalizzazione:
Sappiamo già che la seguente è conseguenza di
:
Con l'aiuto dell'expansion law ogni equazione valida tra processi
finiti segue da
: questo significa che abbiamo una
completa assiomatizzazione per i processi finiti, e questo
significa che possiamo mostrare che
sono corretti
e completi per processi finiti seriali.
In quello che segue useremo
per indicare che
e
sono
uguali per la definizione 6.4 di uguaglianza, mentre
intendiamo dire che l'uguaglianza può
essere provata da un ragionamento equazionale dagli assiomi
; useremo
per l'identità sintattica.
Consideriamo la potenza dell'insieme
:
dove ogni
è anch'esso in standard form.
Si vede che nil è in s.f.: è il caso limite
. Inoltre, si
noti come l'ordine degli addendi possa essere ignorato grazie agli
assiomi
ed
.
Il risultato seguente è molto importante e mostra come
sia corretto e completo rispetto alla nozione di
strong congruence.
(
) Completezza. Assumiamo
ed inoltre
che
e
siano entrambi in standard form, cioè della forma
e
. Proveremo la proposizione per induzione
sull'altezza massima di
e
, dove l'altezza di
è
definita come il massimo numero di Sequenzalizzazioni innestate in
.
Se la massima profondità è pari a zero, allora entrambi i processi
sono nil (in quanto entrambi in standard form) ed il ragionamento
equazionale ci garantisce che che
(la riflessività è parte del ragionamento equazionale).
In caso contrario, sia
un sommando di
. Allora
, e dal fatto che
, esiste un certo
tale che
. Poichè
è
in standard form, allora
è un sommando di
e per
induzione
e quindi il sommando
di
può essere provato uguale ad un sommando di
. Similmente, ogni sommando
di
può essere
provato uguale ad un sommando di
. Segue dunque che
, usando l'assioma
per
eliminare i sommandi duplicati (e gli assiomi
ed
per riordinare e raggruppare i sommandi, ove necessario).
Possiamo pensare alla f.s.f. come 'saturata' nel seguente senso:
per ogni
allora
appare come un sommando di
. Vedremo ora come ogni
s.f. può essere saturata utilizzando
e questo completa la prova.
Con l'aiuto di questo lemma, possiamo trasformare ogni s.f. in una f.s.f. equivalente:
è in f.s.f. di uguale profondità di
, e grazie al lemma di
saturazione,
.
Siamo adesso in grado di dimostrare un risultato importante di
questa sezione, cioè che
è corretto e completo per
la nozione di uguaglianza su processi finiti seriali:
(
) Completezza. Possiamo assumere che
e
siano
in f.s.f.; la prova procederà per induzione sulla somma delle
profondità di
e
.
Quando la somma è pari a zero, allora si ha
, ed il risultato è banale. In caso contrario assumiamo
, e
sia
un sommando di
. Miriamo a provare che
ha
un sommando provabilmente uguale ad
. Ora
, quindi esiste un
tale che
e
. Di più,
in quanto
è in f.s.f., e quindi
è un sommando di
.
Non possiamo applicare immediatamente l'induzione, in quanto
sappiamo soltanto che
e non
. Ma
dall'Hennessey theorem (proposizione 6.23)
sappiamo che allora
o
o
.
Nel primo caso, dal momento che
e
sono in f.s.f. e di
profondità minore di
e
, per induzione
, quindi
.
Nel secondo caso dobbiamo dapprima convertire
in f.s.f.
prima di poter applicare l'induzione. Dal lemma precedente esiste
un
in f.s.f. di uguale profondità di
, tale che
; ma la somma delle profondità
di
e
e minore di uno della somma delle profondità di
e
, e quindi per induzione possiamo inferire che
e quindi
e grazie all'assioma
si ha che
. Il terzo caso è simile a questo.
Dunque, in ognuno dei tre casi, abbiamo mostrato che da
ogni sommando di
di
può essere
provato uguale ad un sommando di
. In modo simile, ogni
sommando
di
può essere provato uguale ad un
sommando di
. In fine, utilizzando l'assioma
per eliminare
gli eventuali sommandi duplicati, possiamo concludere che
Morpheus 2004-02-10